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Giocatore ubriaco confonde un tavolo reale per un poker online

I direttori di sala, i giocatori ed i dealers presenti nella sala da poker del Grand, confermano che un giocatore di Texas Holdem, assolutamente sbronzo, ha fatto fatica a separare le simili, ma pur sempre diverse, realtà del poker online e di quello tradizionale.

L’ubriaco, identificato dal personale del casinò come un turista del Michigan, Evelio Alderdice, in primo luogo ha attirato l’attenzione su di sé chiedendo ai giocatori di smettere di nascondere il numero delle loro fiches. Quando è stato incalzato, Alderdice ha spiegato “Vorrei essere in grado di vedere la quantità, la quantità delle loro fiches. Li stanno nascondendo, questa è una truffa. Cameriera! ”

Gli altri giocatori, un po’ confusi, hanno lasciato correre i commenti, dal momento che Alderdice è piombato in un silenzio inebriato. Dopo un’altra uscita dello stesso tipo, tuttavia, il giocatore Justin Lowry ha fatto due più due. “Ha iniziato a urlare che prima di andare in bagno aveva premuto post e quindi avrebbe dovuto ricevere le carte, ricorda Lowry. Non avevo capito, finchè non ha fatto riferimento ad un Time Bank (credito di tempo) e che poteva poteva andare in bagno e tornare in meno di 2 minuti. A questo punto, cavolo, ho capito! Questo tizio pensava giocare online.

Nel corso della serata, Alderdice ha mostrato segni ancora più evidenti della sua incapacità di distinguere tra la versione tradizionale del gioco da quella online, del tipo: gridare “rilancia qualsiasi”, ” (call any) vedi qualsiasi”, ” (fold any)lascia a qualsiasi puntata” prima che l’azione di gioco fosse vicina a lui; non capendo come mai le fiches non si muovevano da sole verso il centro del tavolo; non lasciando la mancia al dealer; andando continuamente alla cassa per sapere quanti soldi erano rimasti sul suo conto.

“Da un lato, stavo un po’ male per lui”, ha dichiarato il giocatore Mike Hutton, “ma dall’altro, è stato maledettamente divertente. Voglio dire, c’è tizio che continua ad andare avanti come se ci fossero dei tasti, che continua a parlare ad alta voce a sé stesso e si sconvolge quando le altre persone possono sentirlo … mio Dio. ”

“Mi è capitato di essere piuttosto ubriaco ad un tavolo di poker”, ha continuato Hutton, ” a volte mi dimenticavo a quale gioco stavo giocando, o di essere in un torneo. Ma non sono mai stato così ubriaco da cercare di disattivare la protezione “all in” in un gioco dal vivo”.

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