Putin ed il divieto al gioco in Russia

Mi viene in mente un’amica blogger che aveva scritto un post ironico mettendo a confronto Vladimir Putin e Barack Obama. Aveva messo virtualmente faccia a faccia i due leader mondiali. Sono certo che gli analisti politici avrebbero molto da dire sul suo pezzo ma a me aveva fatto schiantare dal ridere.

Comunque sia, mi é venuto in mente perché ho letto nelle notizie che Putin sta vietando il gioco nel suo paese. Come forse saprete dopo il crollo dell’Unione Sovietica, sono scomparsi anche molti dei divieti in vigore nel paese.

A qualcuno piace dire che con la dissoluzione dell’Unione Sovietica, molte cose si sono diffuse come funghi e le attività di gioco d’azzardo sono state una di queste. A dir la verità, da qual fatidico giorno, sono comparsi in Russia centinaia e centinaia di sale da gioco. Ma non possiamo ignorare anche un altro risultato del crollo dell’Unione: Putin.

Anche se non é più il presidente dello stato, é ancora uno degli uomini politicamente più potenti. Ed ha appena dimostrato il suo peso, facendo approvare una legge che vieta le attività di gioco e scommessa in tutta Russia, ad eccezione di 4 zone speciali.

Gli agenti deputati a far rispettare la legge hanno passato a setaccio il paese, fatto chiudere le attività di gioco e di scommessa. Ovviamente ne é nato un grande malcontento. I clienti che hanno imparato a godere dei vantaggi del capitalismo ed i lavoratori che hanno beneficiato dei posti di impiego offerti dal settore sono sul piede di guerra per questa decisione.

Per ora tuttavia, non possono fare altro che recarsi in una delle 4 zone speciali riservate al gioco. Grazie al cielo, non vivo in Russia.

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